Prefazione 2 – Atti del Convegno

Antonia Grande

Antonia Grande, « Prefazione 2 – Atti del Convegno », Aleph [],  | 2023, 24 December 2025, 30 December 2025. URL : https://aleph.edinum.org/15607

Nel presentare gli Atti del Convegno internazionale Centenario di Italo Calvino : viaggio tra testi e idee, desidero innanzitutto sottolineare la natura corale di questa iniziativa, frutto della collaborazione tra tre Università algerine, il Ministero dell’Istruzione Superiore e della Ricerca Scientifica e l’Istituto Italiano di Cultura di Algeri. A tutti loro, così come ai comitati scientifici e organizzativi, va la mia più sincera gratitudine.

Celebrare Calvino significa, oggi, non soltanto rendere omaggio a uno degli autori più innovativi del secondo Novecento, ma riconoscere nella sua opera un dispositivo critico ancora capace di interrogare il presente. Calvino non è un autore consegnato alla storia, né un nome cristallizzato nella monumentalità del centenario, ma un cantiere vivo del pensiero, un metodo di analisi e approfondimento, un laboratorio di dialogo e trasformazione. In Calvino, la leggerezza non semplifica ma diventa un metodo di analisi e approfondimento, la molteplicità è attenta alla complessità e refrattaria a ogni riduzione, la precisione linguistica è massima e si afferma come etica della parola, disciplina intellettuale e precisa responsabilità del narratore. Al centro, soprattutto, rimane l’intellettuale, che non è uno spettatore lontano o distaccato, ma è coscienza critica del reale, in grado di tradurre l’esperienza in forma e la realtà in racconto.

I contributi raccolti in questo volume restituiscono la varietà delle tematiche che compongono l’immaginazione calviniana, rivelandone la sorprendente capacità di generare forme, domande e mondi. Le città invisibili emergono come paradigma urbano del possibile ; i luoghi non vengono solamente descritti, ma pensati e interrogati, tra memoria e futuro, tra architettura reale e geografia mentale. Allo stesso modo, il rapporto tra scienza e scrittura diventa profondo e non esteriore, si configura come reciprocità metodologica, come esercizio di traduzione e di transito che consente al linguaggio letterario di confrontarsi con l’esattezza, la verifica e l’ipotesi scientifica.

Particolarmente significativa risulta la riflessione ecologica, oggi al centro del dibattito internazionale e già intuita dallo scrittore italiano ben prima che diventasse categoria globale. La cura del paesaggio, la responsabilità verso ciò che ci circonda e la consapevolezza della fragilità del vivente emergono, nei suoi testi, come dimensioni narrative e allo stesso tempo etiche. La forma letteraria diventa attenzione alla natura, giustizia verso l’ambiente, e luogo in cui si immaginano nuove possibili relazioni tra umanità e mondo.

Desidero inoltre richiamare due nuclei particolarmente rilevanti e ampiamente indagati : la costruzione dell’identità — individuale, collettiva e linguistica — e il ruolo dei personaggi femminili, non più figure marginali né semplici funzioni allegoriche, ma soggetti di conoscenza e di parola, interlocutrici autonome, dotate di ironia e capaci di agire e di orientare il corso della storia, pienamente partecipi della vita delle narrazioni e del loro potenziale trasformativo.

Confido che queste pagine possano proseguire il confronto avviato e consolidare un dialogo che, pur muovendo dalla celebrazione di un centenario, non si esaurisce nella commemorazione, ma rilancia l’eredità di Calvino come pratica di pensiero e laboratorio intellettuale. Mi auguro che la sua opera continui a guidarci – con leggerezza e precisione, con rigore e apertura – verso un’idea di letteratura capace di interpretare il mondo e, insieme, di interrogarlo nel suo farsi.

Antonia Grande

Direttrice Istituto Italiano di Cultura di Algeri

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